THE NUN II

Regista: Michael Chaves

Cast: Taissa Farmiga, Jonas Bloquet, Storm Reid, Anna Popplewell, Bonnie Aarons, Katelyn Rose Downey, Fulvia Patrizia Olivieri, Suzanne Bertish, Léontine d’Oncieu, Anouk Darwin Homewood, Peter Hudson, Tamar Baruch, Natalia Safran, Maxime Elias-Menet, Pascal Aubert, Florence Mestais, Renata Palminiello, Gaël Raes

Genere: Horror

Durata: 1:50

Cinema Garibaldi di Piazza Armerina

DAL 15 AL 20 SETTEMBRE

1° SPETTACOLO alle ore 19:00

2° SPETTACOLO alle ore 21:30

TRAMA:

Tarascon, Francia, 1956. Un sacerdote trova la morte in circostanze terribili e misteriose all’interno della sua chiesa davanti agli occhi del suo chierichetto. Suor Irene, ancora turbata dalla lotta contro il demone avvenuta pochi anni prima e raccontata nel primo film della serie, vive adesso serenamente in un convento, ma riceve la visita di un prelato: oltre a quella a Tarascon, ci sono state altre strane morti di preti e suore. È chiaro che il demone è tornato e sta seguendo un suo percorso con un obiettivo sconosciuto. Dato che padre Burke è morto, solo lei può affrontarlo. Benché riluttante, suor Irene si mette in viaggio accompagnata da suor Debra. Scoprirà che nella vicenda è coinvolto Marcel, suo compagno di lotta nel primo film, adesso lavorante in un collegio femminile, e che la mira del demone è puntata su un’antica reliquia che lo renderebbe ancora più potente: gli occhi di Santa Lucia.

Dopo il notevole successo di pubblico del primo film, era probabilmente inevitabile questo seguito.

Il problema è che già il primo film si muoveva su binari di notevole prevedibilità e questo secondo capitolo si limita a fare altrettanto, riservando ben poche sorprese ed esercitandosi su una linea narrativa solida, ma di sin troppo evidente semplicità.

La formula del racconto si basa quasi esclusivamente sulla creazione – molto efficace visivamente, va detto – di un’atmosfera densamente e cupamente macabra e su una programmatica alternanza di attese, silenzi e improvvisi jump scare.

Da un punto di vista meramente spettacolare, la cosa funziona abbastanza, soprattutto quando, nel finale, la lotta entra nel vivo di una furibonda concitazione supportata da un consistente tripudio di effetti speciali, ma la mancanza di veri colpi di scena e di sostanza narrativa si fa sentire anche in termini di ripetitività.

Le rappresentazioni delle creature demoniache sono abbastanza generiche e di poca inventiva: resta sempre e comunque valida, peraltro, la figura iconica della suora demoniaca, usata con efficacia e parsimonia.